Museo Egizio
Una delle più importanti collezioni egizie d’Italia (seconda solamente a quella dell’Egizio di Torino), resta in gran parte fedele all’impostazione originale, inaugurata nel 1883 dal grande egittologo piemontese Ernesto Schiaparelli. Le sale ospitano le antichità egizie già presenti dal XVII secolo nelle collezioni medicee, le acquisizioni della spedizione franco-toscana di Jean-François Champollion e Ippolito Rosellini sotto Leopoldo II (1828-1829), i materiali donati dalla Società Italiana per la ricerca dei Papiri greci e latini in Egitto (oggi Istituto Papirologico “Girolamo Vitelli”) provenienti dagli scavi degli anni 1933-1939, comprendenti una collezione di stoffe di epoca copta fra le più ricche e importanti del mondo.
Info e Biglietti
Collezionismo granducale
La sezione del Museo dedicata al collezionismo archeologico nell’età moderna comprende alcuni capolavori di antica acquisizione, come la Chimera d’Arezzo e l’Arringatore, appartenenti alle collezioni di Cosimo I de’ Medici rispettivamente dal 1553 e dal 1567, inserite nel contesto di statuette, specchi e strumenti etruschi di bronzo, sarcofagi e urne di pietra e di terracotta, sculture ed elementi architettonici. L’allestimento in corso di rinnovamento prevede la presentazione delle collezioni granducali nelle modalità in voga dal XVII al XIX secolo, una sala che illustra le collezioni dello Stato unitario secondo il modello proposto da Milani nel 1883 e alcune novità di allestimento contemporaneo, per illustrare come è cambiato il collezionismo pubblico nel corso dei secoli.
Maggiori informazioni
Monetiere
La sezione numismatica del Museo Archeologico Nazionale di Firenze è allestita in una delle stanze private di Maria Maddalena de’ Medici nel Palazzo della Crocetta, decorata da arazzi cinque-, sei- e settecenteschi, ed espone le collezioni di monete e medaglie appartenute ai Medici e agli Asburgo-Lorena, ulteriormente arricchite da acquisti di epoca sabauda e da ritrovamenti recenti. Le teche mostrano circa 2000 delle oltre 60.000 monete etrusche, greche e romane appartenenti al Museo, provenienti da tutta l’area mediterranea, con datazioni che vanno dal VI secolo a.C. al V secolo d.C., cui si aggiungono l’intera raccolta delle monete dei Savoia ed emissioni in lire moderne (monete e prove di stampa) realizzate dalla zecca di Roma agli inizi del Novecento su progetto di Domenico Trentacoste e di altri artisti.
Maggiori informazioni
Corridoio delle Gemme
La collezione di gemme del Museo Archeologico Nazionale di Firenze è la più grande del mondo, fatta eccezione forse per quella già appartenuta allo Zar di tutte le Russie. Sin dal 2018, è esposta al primo piano una selezione di 432 esemplari che includono antichissimi intagli babilonesi, scarabei e pietre dure greci, etruschi e romani, camei e montature d’autore appartenute ai Medici e agli Asburgo-Lorena, con uno scarto cronologico che va dal terzo millennio a.C. all’epoca rinascimentale.
Le 34 vetrine che ospitano l’esposizione sono ricavate nel lungo corridoio costruito dall’architetto Giulio Parigi nel 1620 a beneficio di Maria Maddalena de’ Medici, sorella del Granduca Cosimo II, per accedere direttamente dal Palazzo della Crocetta al “coretto” sovrastante la basilica della SS. Annunziata, dal quale poteva assistere alla messa senza uscire allo scoperto.
Maggiori informazioni
Museo di Arte Classica (etrusca, greca, italica, romana)
Il secondo piano del Palazzo della Crocetta è allestito interamente con un’ampia presentazione dell’arte classica, articolata attorno a capolavori indiscussi come il Cratere François (“il re dei vasi”), il Sarcofago delle Amazzoni di Tarquinia e il Cavallo Medici-Riccardi. Si distingue una ricca collezione etrusca dall’epoca orientalizzante all’età ellenistica (VIII-II secolo a.C.), una sezione greca che include ceramiche micenee, cipriote, cretesi, ioniche, corinzie e attiche, ma anche sculture di grandi dimensioni, una presentazione di materiali magno-greci ed italici, e una selezione di bronzi e suppellettili romane, ricercati oggetti di collezione fino all’età moderna.
Maggiori informazioni
Museo Topografico dell’Etruria
Attualmente in corso di ristrutturazione, il Topografico deriva da un’idea di Luigi Adriano Milani, uno dei primi direttori del Museo, allo scopo di presentare le antichità d’Etruria in modo sistematico: il visitatore viene accompagnato in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, nel corso del quale prende visione di oggetti, materiali e contesti provenienti da ogni parte del mondo etrusco (dalla Campania fino alla pianura Padana), con un costante riferimento ai luoghi e alle regioni da cui essi provengono.
Maggiori informazioni
Villa Corsini a Castello (collezione di scultura etrusca e romana)
Posta sulle pendici delle colline che circondano Firenze, Villa Corsini a Castello appartiene al circuito “cittadino” delle ville medicee, assieme alla Villa Reale e alla Petraia, e fu un tempo dimora di Filippo Corsini, consigliere del Granduca Cosimo III. L’edificio principale della villa presenta una elegante facciata tardo-barocca di colore rosato e si articola attorno a un cortile, da cui si accede al Salone delle Feste, affrescato e affacciato sullo splendido giardino. Qui ha trovato posto la collezione delle grandi sculture etrusche e romane del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, comprendente sarcofagi, ritratti e statue, ma anche l’esposizione di alcuni importanti contesti etruschi e romani del territorio in direzione della vicina Sesto Fiorentino.
Info e Biglietti
Biblioteca archeologica etrusca e preistorica
La Biblioteca del Museo, istituita sin dall’epoca della sua fondazione, conserva oggi un patrimonio librario della consistenza di ca. 60.000 volumi su argomenti inerenti alle collezioni museali e specificamente di archeologia etrusca, ivi compreso il fondo librario appartenente all’Istituto di Studi Etruschi e Italici di Firenze, ai quali si aggiunge l’importante biblioteca dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, che ha sede nello stesso edificio. Si tratta pertanto della più grande biblioteca specialistica di questi settori di studio in tutta l’Italia settentrionale ed è aperta al pubblico di studiosi, studenti e cultori delle materie, continuando la propria missione originaria di centro di ricerca e documentazione.
Maggiori informazioni